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Actifed Decongestionante 1mg/ml Spray Nasale Soluzione 10ml

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Prodotto detraibile

Actifed dona un sollievo temporaneo da congestione nasale causata da raffreddore o sinusite.

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Informazioni prodotto

Principio attivo

Modalità d'uso

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DENOMINAZIONE

ACTIFED DECONGESTIONANTE 1 MG/ML SPRAY NASALE, SOLUZIONE

PRINCIPI ATTIVI

Xilometazolina cloridrato 1 mg in 1 ml di soluzione: Ogni spruzzo-dose (140mcl) contiene 140 mcg di xilometazolina cloridrato. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI

Sodio ialuronato, Sorbitolo (E420), Glicerolo (E422), Sodio diidrogeno fosfato diidrato, Disodio fosfato diidrato, Sodio Cloruro, Acqua per preparazioni iniettabili.

INDICAZIONI TERAPEUTICHE

Trattamento sintomatico temporaneo della congestione nasale dovuta a rinite o sinusite.

POSOLOGIA

Per uso nasale. Adulti e ragazzi al di sopra dei 12 anni: Un'erogazione in ciascuna narice non più di tre volte al giorno. Questo medicinale deve essere usato per massimo 7 giorni, salvo diversa prescrizione medica. Per ridurre al minimo il rischio di infezioni, il prodotto non deve essere utilizzato da più di una persona e il beccuccio deve essere pulito dopo ogni uso. Bambini: ACTIFED DECONGESTIONANTE è controindicato nei bambini al di sotto dei 12 anni (vedere paragrafo 4.3). Anziani: Stesso dosaggio degli adulti.

CONSERVAZIONE

Non conservare a temperatura superiore ai 25°C.

AVVERTENZE

La xilometazolina, come altri medicinali appartenenti alla stessa categoria farmacologica, deve essere somministrata con cautela in pazienti con marcata reazione alle sostanze simpatomimetiche. L'uso di sostanze di questo tipo può causare in tali pazienti una serie di disturbi, quali insonnia, vertigini, tremori, aritmia o rialzo pressorio. È necessaria particolare cautela in caso di pazienti affetti da patologie cardiovascolari, ipertensione, ipertiroidismo o diabete, come anche in caso di pazienti con ipertrofia prostatica e feocromocitoma. I pazienti con sindrome del QT lungo trattati con xilometazolina possono essere esposti a un maggior rischio di aritmie ventricolari gravi. In caso di trattamento prolungato con xilometazolina, con la sospensione della terapia talvolta si osserva la ricomparsa dei sintomi della rinite e dell'edema della membrana mucosa. In questi casi, può trattarsi anche del cosiddetto fenomeno di "rebound" causato dal medicinale stesso, che progredisce fino all'edema cronico e all'atrofia della mucosa nasale (Rinite medicamentosa e Rinite secca). Per evitare ciò, la durata del trattamento deve essere la più breve possibile (vedere paragrafo 4.2). Le infiammazioni nasali e paranasali di origine batterica devono essere trattate in maniera appropriata. Per il trattamento della rinite allergica, questo prodotto può essere usato solo temporaneamente come terapia di supporto.

INTERAZIONI

L'uso del prodotto non è raccomandato in concomitanza con farmaci antidepressivi triciclici o tetraciclici o farmaci inibitori delle monoaminossidasi (IMAO), o nelle due settimane successive all'uso di inibitori MAO.

SOVRADOSAGGIO

Essendo un'imidazolina, il sovradosaggio sistemico di xilometazolina può causare una vasta gamma di sintomi riferibili alla stimolazione o depressione cardiaca e del sistema nervoso. I casi di sovradosaggio risultano collegati principalmente all'uso del medicinale nei bambini. Tra i sintomi di intossicazione segnalati figurano paralisi grave del sistema nervoso centrale, sedazione, bocca secca e sudorazione, come anche sintomi provocati dalla stimolazione del sistema nervoso simpatico (tachicardia, polso irregolare e rialzo pressorio). Una goccia (singola dose) della preparazione di xilometazolina per uso negli adulti (1 mg/ml) somministrata per via intranasale ha causato uno stato di coma di 4 ore in un neonato di 15 giorni. Durante il follow-up, il neonato è completamente guarito. Il trattamento dell'intossicazione è nosotropico e può comprendere somministrazione di carbone, lavanda gastrica e inalazione di ossigeno. Per ridurre la pressione sanguigna vengono somministrati lentamente 5 mg di fentolamina in soluzione salina per via intravenosa o 100 mg per via orale. Se necessario, vengono somministrati antipiretici e anticonvulsivi. È controindicato l'uso di sostanze vasopressorie.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Non vi sono dati riguardo al passaggio trans-placentare di xilometazolina, né alla sua secrezione nel latte materno. A causa del potenziale effetto sistemico di costrizione vascolare, in gravidanza questo medicinale non deve essere usato. Durante l'allattamento questo medicinale deve essere usato con cautela in quanto non è noto se il principio attivo venga o meno trasferito nel latte materno.

EFFETTI INDESIDERATI

Gli effetti indesiderati di questo medicinale più frequentemente segnalati sono pizzicore o bruciore di naso e gola e secchezza della mucosa nasale. In base alla loro frequenza, gli effetti indesiderati sono stati divisi nelle seguenti categorie: Molto comune ≥1/10; Comune da ≥1/100 a <1/10; Non comune da ≥1/1000 a <1/100; Raro da ≥1/10.000 a <1/1000; Molto raro <1/10.000 comprese segnalazioni isolate; Non nota la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili.
  Comune Non comune Raro Non nota
Disturbi del Sistema immunitario     Reazioni allergiche sistemiche  
Distrurbi psichiatrici     Nervosismo, insonnia  
Patologia delSistema nervoso     Cefalea, capogiri  
Patologie dell’occhio     Disturbi visivi transitori  
Patologie cardiache     Palpitazione  
Patologie vascolari     Rialzo pressorio  
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Pizzicore e bruciore di naso e gola e secchezza della mucosa nasale Epistassi   Effetto rebound
Patologie gastrointestinali     Nausea  
Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse
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