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Efferalgan Influenza E Raffreddore 16 Compresse

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Efferalgan Influenza E Raffreddore è un medicinale per adulti e adolescenti oltre i 15 anni, indicato per raffreddore, rinite, starnuti, febbre e cefalee.

Quantità: 1

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Informazioni prodotto

Principio attivo

Modalità d'uso

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DENOMINAZIONE

EFFERALGAN INFLUENZA E RAFFREDDORE 500 MG + 4 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM

PRINCIPI ATTIVI

Paracetamolo: 500,00 mg. Clorfenamina maleato: 4,00 mg. Per una compressa rivestita con film. Eccipiente(i) con effetti noti: carmoisina (Azorubina) (E122), croscarmellosa sodica (vedere paragrafo 4.4). Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI

Croscarmellosa sodica, Ipromellosa, Cellulosa microcristallina, Povidone K90, Gliceril beenato, Magnesio stearato. Agente di rivestimento: Ipromellosa (E464), Glicole propilenico (E1520), Titanio biossido (E171), Carmoisina (azorubina) (E122), Carminio indaco (E132), Agente lucidante, Acqua depurata, Cera d'api bianca (E901), Cera carnauba (E903), Polisorbato 20 (E432), Acido sorbico (E200).

INDICAZIONI TERAPEUTICHE

Questo medicinale è indicato, in corso di raffreddore, rinite, rinofaringite e condizioni simil-influenzali negli adulti e negli adolescenti di età superiore a 15 anni, per il trattamento di: • secrezione nasale chiara e lacrimazione degli occhi, • starnuti, • cefalee e/o febbre.

POSOLOGIA

Posologia. Riservato agli adulti e agli adolescenti di età superiore a 15 anni.
Peso (età) Dose per somministrazione Intervallo di somministrazione Dose giornaliera massima (compresse)
Adulti e adolescenti >50 kg (>15 anni) 1 compressa ovvero 500 mg di paracetamolo 4 mg di clorfenamina 4 ore 4 compresse ovvero 2.000 mg di paracetamolo 16 mg di clorfenamina
Non superare la posologia massima di 4 compresse in 24 ore. Pazienti con compromissione renale. In caso di insufficienza renale e salvo diverso parere medico, si raccomanda di ridurre la dose e di aumentare l'intervallo minimo tra 2 dosi, in base alla tabella seguente.
Clearance della creatinina Intervallo di somministrazione
≥50 ml/min 4 ore
10-50 ml/min 6 ore
<10 ml/min 8 ore
Nei pazienti con compromissione renale, la dose totale di paracetamolo (considerando tutti gli altri medicinali contenenti paracetamolo nella composizione) non deve superare 3 g/die. Pazienti con compromissione epatica. In pazienti con epatopatia cronica, attiva o compensata, in particolare in pazienti con insufficienza epatocellulare, alcolismo cronico, malnutrizione cronica (basse riserve di glutatione epatico) e disidratazione, la dose totale di paracetamolo (considerando tutti gli altri medicinali contenenti paracetamolo nella loro composizione) non deve superare 3 g/die. Situazioni cliniche particolari. Nelle condizioni seguenti, deve essere utilizzata la dose efficace più bassa possibile di paracetamolo senza superare 60 mg/kg/die (senza superare 3 g/die): • adulti di peso corporeo inferiore a 50 kg, • insufficienza epatocellulare da lieve a moderata, • alcolismo cronico, • malnutrizione cronica (basse riserve di glutatione epatico), • disidratazione. Dosi massime raccomandate: • in adulti e adolescenti di peso corporeo superiore a 50 kg, la dose totale di paracetamolo (considerando tutti gli altri medicinali contenenti paracetamolo nella loro composizione) non deve superare 4 grammi al giorno (vedere paragrafo 4.9). • in adulti e adolescenti di peso corporeo superiore a 50 kg, la dose totale di clorfenamina maleato non deve superare 16 milligrammi al giorno (vedere paragrafo 4.9). Modo di somministrazione: Uso orale. Le compresse devono essere deglutite intere con una bevanda (p.e. acqua, latte, succo di frutta). È preferibile la somministrazione serale a causa dell'effetto sedativo della clorfenamina maleato. Frequenza di somministrazione. 1 compressa, da ripetere, al bisogno, dopo un intervallo di almeno 4 ore, senza superare le 4 compresse al giorno. Durata del trattamento. Se la febbre o il dolore persistono per più di 3 giorni o se i sintomi non migliorano dopo 5 giorni di trattamento, la gestione del trattamento deve essere rivalutata.

CONSERVAZIONE

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

AVVERTENZE

In caso di febbre alta o persistente, se compaiono segni di sovrainfezione o se i sintomi durano più di 5 giorni, occorre rivalutare il trattamento. Per evitare il rischio di sovradosaggio • controllare che nella composizione degli altri medicinali (medicinali ottenuti con o senza prescrizione) non siano presenti paracetamolo o clorfenamina maleato, • attenersi alle dosi massime raccomandate (vedere paragrafo 4.2). Relative alla presenza di paracetamolo :Il paracetamolo deve essere usato con cautela in caso di: • peso corporeo <50 kg, • insufficienza epatocellulare da lieve a moderata, • compromissione renale (vedere Tabella al paragrafo 4.2), • deficit di glucosio-6-fosfato deidrogenasi (G6PD) (che può portare ad anemia emolitica), • alcolismo cronico, • anoressia, bulimia o cachessia, • malnutrizione cronica (basse riserve di glutatione epatico), • disidratazione, ipovolemia (vedere paragrafo 4.2). Il consumo di alcol durante il trattamento non è raccomandato. Sono stati riportati casi molto rari di reazioni cutanee gravi. I pazienti devono essere informati circa i segni precoci di queste gravi reazioni cutanee e circa l'insorgenza di un'eruzione cutanea o di qualsiasi altro segno di ipersensibilità che richiedono la sospensione del trattamento. Relative alla presenza di clorfenamina maleato : Questo medicinale deve essere usato con cautela in pazienti (soprattutto anziani) con: • più elevata suscettibilità all'ipotensione ortostatica, alle vertigini e alla sedazione, • stipsi cronica (rischio di ileo paralitico), • possibile ipertrofia prostatica, • grave compromissione epatica e/o renale, a causa del rischio di accumulo della molecola. Data la presenza di clorfenamina, non è raccomandata l'assunzione di bevande alcoliche, medicinali contenenti alcol o ossibato di sodio durante il trattamento, poiché potenziano l'effetto sedativo degli antistaminici (vedere paragrafo 4.5). Rari casi di sindrome serotoninergica sono stati descritti dopo la combinazione di clorfenamina con altri farmaci serotoninergici, principalmente inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) e destrometorfano. La sindrome della serotonina può manifestarsi con sintomi come diarrea, tachicardia, sudorazione, tremori, rigidità muscolare, confusione o persino coma. Se si sospetta la sindrome serotoninergica, il trattamento con Efferalgan Influenza e Raffreddore deve essere sospeso. Questo medicinale contiene azorubina (agente di rivestimento) (E122) e può causare reazioni allergiche. Questo medicinale contiene meno di 1 mmole (23 mg) di sodio per compressa, cioè è essenzialmente “senza sodio”.

INTERAZIONI

Relative alla presenza di paracetamolo: Associazioni che richiedono precauzioni per l'uso. + Antivitamina K. Aumento del rischio di effetto dell'antivitamina K e del rischio di emorragia in caso di assunzione delle dosi massime di paracetamolo (4 g/die) per almeno 4 giorni. Controlli più frequenti dell'INR. Potenziale aggiustamento del dosaggio di antivitamina K durante il trattamento con paracetamolo e dopo la sua interruzione. + Flucloxacillina. Si raccomanda cautela nei casi in cui paracetamolo è co-somministrato con flucloxacillina visto il maggior rischio di insorgenza di acidosi metabolica con gap anionico elevato (AMGAE), in particolare in pazienti con un fattore di rischio per la carenza di glutatione come insufficienza renale severa, sepsi, malnutrizione e alcolismo cronico. Si raccomanda un monitoraggio accurato per individuare l’insorgenza di disturbi dell’equilibrio acido-base, ovvero AMGAE, compresa la ricerca di 5-oxoprolina nelle urine. + Interazioni con gli esami di laboratorio: La somministrazione di paracetamolo può causare errori nella determinazione della glicemia mediante il metodo della glucosio-ossidasi-perossidasi in caso di concentrazioni elevate anomale. La somministrazione di paracetamolo può causare errori nella determinazione dell'uricemia mediante il metodo dell'acido fosfotungstico. Relative alla presenza di clorfenamina maleato. Associazioni sconsigliate. + Alcol (bevanda o eccipiente): Aumento dell'effetto sedativo dell'antistaminico H1 ad opera dell'alcol. L'alterazione della vigilanza può rendere pericolosi la guida di veicoli e l'uso di macchinari. Evitare l'assunzione di bevande alcoliche e di medicinali contenenti alcol. + Sodio oxibato: Aumento della depressione del sistema nervoso centrale. L'alterazione della vigilanza può rendere pericolosi la guida di veicoli e l'uso di macchinari. Associazioni da considerare. + Altri farmaci serotoninergici: rari casi di sindrome serotoninergica (tra cui stato mentale alterato, instabilità del sistema nervoso autonomo e disturbi neuromuscolari) sono stati descritti dopo la combinazione di clorfenamina con altri farmaci serotoninergici, principalmente inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) e destrometorfano (vedere paragrafo 4.4). + Altri farmaci atropinici: antidepressivi imipraminici, gran parte degli antistaminici atropinici H1, medicinali anti-Parkinson della classe degli anticolinergici, antispastici atropinici, disopiramide, neurolettici fenotiazinici e clozapina. Aggiunta degli effetti indesiderati dei farmaci atropinici quali ritenzione urinaria, stipsi, secchezza delle fauci. + Altri farmaci sedativi: derivati morfinici (analgesici, antitussivi e farmaci sostitutivi), neurolettici, barbiturici, benzodiazepine, ansiolitici diversi dalle benzodiazepine (meprobamato), ipnotici, antidepressivi sedativi (amitriptilina, doxepina, mianserina, mirtazapina, trimipramina), antistaminici H1 sedativi, antipertensivi ad azione centrale; altri: baclofen e talidomide. Aumento della depressione del sistema nervoso centrale. L'alterazione della vigilanza può rendere pericolosi la guida di veicoli e l'uso di macchinari. + Prodotti anticolinesterasici: rischio di diminuzione dell'efficacia dell'anticolinesterasico per l’antagonismo ai recettori dell'acetilcolina da parte della clorfenamina. + Prodotti morfinici: rischio significativo di acinesia colica, con grave stitichezza.

SOVRADOSAGGIO

I rischi di intossicazione grave (sovradosaggio terapeutico o avvelenamento accidentale) possono essere particolarmente elevati negli anziani, nei bambini, nei pazienti con compromissione epatica, nei casi di alcolismo cronico, nei pazienti affetti da malnutrizione cronica e nei pazienti che assumono induttori enzimatici. In questi casi, l'intossicazione può essere fatale. Sovradosaggio da paracetamolo . Sintomi. Nausea, vomito, anoressia, pallore, capogiri, sudorazione e dolore addominale compaiono generalmente nelle prime 24 ore. Un sovradosaggio con 10 g di paracetamolo in singola somministrazione negli adulti e con 150 mg/kg di peso corporeo in singola somministrazione nei bambini causa citolisi epatica che può evolvere in necrosi completa e irreversibile con insufficienza epatocellulare, acidosi metabolica ed encefalopatia che possono portare al coma e alla morte. Contemporaneamente, sono stati osservati un aumento delle transaminasi epatiche, della lattico-deidrogenasi, della bilirubina insieme a una diminuzione del tempo di protrombina che può manifestarsi da 12 a 48 ore dopo l'ingestione. I sintomi clinici di danno epatico si osservano generalmente dopo 1 o 2 giorni e raggiungono il massimo dopo 3 - 4 giorni. Sono stati osservati rari casi di pancreatite acuta. Misure di emergenza. • Ospedalizzazione immediata. • Prelievo di un campione di sangue per un dosaggio iniziale del paracetamolo plasmatico appena possibile, dalla 4a ora dopo l'ingestione. • Evacuazione rapida del prodotto ingerito con lavanda gastrica. • Il trattamento del sovradosaggio normalmente comprende la somministrazione dell'antidoto N-acetilcisteina per via endovenosa o orale appena possibile, se possibile prima della decima ora. • Trattamento sintomatico. • I test epatici devono essere eseguiti all'inizio del trattamento e ripetuti ogni 24 ore. Nella maggior parte dei casi, le transaminasi epatiche ritornano nella norma in una o due settimane con piena ripresa della funzionalità epatica. Tuttavia, nei casi molto gravi, può essere necessario un trapianto epatico. Sovradosaggio da clorfenamina maleato : Il sovradosaggio da clorfenamina maleato può causare convulsioni (specialmente nei bambini), disturbi della coscienza, coma.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Gravidanza: Se clinicamente necessario, EFFERALGAN INFLUENZA E RAFFREDDORE può essere usato durante la gravidanza, tuttavia dovrebbe essere usato alla dose efficace più bassa per il più breve tempo possibile e con la più bassa frequenza possibile. Associati al paracetamolo: Una grande quantità di dati sulle donne in gravidanza non indicano né tossicità malformativa, né fetale/neonatale. Studi epidemiologici sullo sviluppo neurologico nei bambini esposti al paracetamolo in utero mostrano risultati non conclusivi. Associati alla clorfenamina: I risultati di studi epidemiologici clinici sembrano escludere una malformazione specifica o un effetto fetotossico della clorfenamina. Tuttavia, in caso di somministrazione alla fine della gravidanza, considerare le possibili ripercussioni delle proprietà atropiniche e sedative della clorfenamina per i neonati.Allattamento: Non è noto se la clorfenamina viene escreta nel latte materno. A causa della possibilità di sedazione o di eccitazione paradossa del neonato, questo medicinale è sconsigliato durante l'allattamento. Fertilità: Dato il potenziale meccanismo d'azione sulla ciclossigenasi e sulla sintesi delle prostaglandine, il paracetamolo può alterare la fertilità femminile attraverso un effetto sull'ovulazione che è reversibile con la sospensione del trattamento. Effetti sulla fertilità maschile sono stati osservati in uno studio condotto su animali. La rilevanza di tali effetti nell'uomo non è nota.

EFFETTI INDESIDERATI

RELATIVI AL PARACETAMOLO. Gli effetti indesiderati sono elencati in base alla classificazione per sistemi e organi. Le frequenze sono definite come segue:o molto comune (≥1/10); o comune (≥1/100, <1/10); o non comune (≥1/1.000, <1/100); o raro (≥1/10.000, <1/1.000); o molto raro (<1/10.000); o non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Classificazione per Sistemi ed Organi Frequenza Reazione Avversa
Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto raro: trombocitopenia, neutropenia, leucopenia.
Disturbi del sistema immunitario. Raro: reazione anafilattica (inclusa ipotensione)¹, shock anafilattico¹, ipersensibilità¹, angioedema¹ (edema di quincke).
Patologie gastrointestinali. Non nota: diarrea, dolori addominali.
Patologie epatobiliari. Non nota: aumento degli enzimi epatici.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Raro: orticaria¹, eritema¹, rash cutaneo¹, porpora²;
molto raro: reazioni cutanee gravi¹.
¹ La loro comparsa richiede la sospensione definitiva del medicinale e dei farmaci correlati. ² Il verificarsi di questo effetto richiede l'interruzione immediata del medicinale. Il prodotto può essere reintrodotto solo seguendo il parere del medico.
RELATIVI ALLA CLORFENAMINA MALEATO. Le caratteristiche farmacologiche della clorfenamina possono causare effetti indesiderati di intensità variabile, che possono essere o non essere correlati alla dose (vedere paragrafo 5.2). Patologie del sistema emolinfopoietico: • Leucopenia, neutropenia, • Trombocitopenia, • Anemia emolitica: Disturbi del sistema immunitario; • Edema, più raramente angioedema (edema di Quincke), • Shock anafilattico. La loro comparsa richiede la sospensione definitiva del medicinale e dei farmaci correlati. Patologie del sistema nervoso: • Sedazione o sonnolenza, più pronunciate all'inizio del trattamento, • Effetti anticolinergici, quali secchezza della mucosa, stipsi, disturbi dell'accomodazione, midriasi, palpitazioni, rischio di ritenzione urinaria, • Ipotensione ortostatica, • Disturbi dell'equilibrio, vertigini, riduzione della memoria o della concentrazione, più comuni nei pazienti anziani, • Incoordinamento motorio, tremori, • Confusione mentale, allucinazioni, • Più raramente, effetti eccitanti: agitazione, nervosismo e insonnia. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: • Eritema, prurito, eczema, orticaria. La loro comparsa richiede la sospensione definitiva del medicinale e dei farmaci correlati. • Porpora. Il verificarsi di questo effetto richiede l'interruzione immediata del medicinale. Il prodotto può essere reintrodotto solo seguendo il parere del medico. Segnalazione delle reazioni avverse sospette: La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni- reazioni-avverse
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