Disturbo Affettivo Stagionale
- Cos'è la SAD
- Disturbo affettivo stagionale: i sintomi
- Diagnosi della SAD
- SAD e depressione
- Cause e fattori di rischio
- Calo dell'umore
- Come uscire dalla depressione stagionale
- Fototerapia
- Psicoterapia
- Farmacoterapia
- Alimentazione equilibrata
- Attività fisica regolare
- Integrazione e fitoterapia
- Prevenzione della SAD
Il Disturbo Affettivo Stagionale, noto anche con l’acronimo SAD, dall’inglese Seasonal Affective Disorder, è una particolare forma di depressione che si manifesta ciclicamente in alcuni periodi dell’anno. Colpisce soprattutto durante l’inverno e l’autunno ed è una condizione riconosciuta ufficialmente a livello medico.
Cos'è la SAD
La SAD è considerata una forma di depressione maggiore ed è caratterizzata da episodi ricorrenti che seguono un pattern stagionale. Solitamente si verifica nei mesi invernali e autunnali, quando la minore esposizione alla luce solare causa un cambiamento nei ritmi circadiani. Con il diminuire della luce solare, infatti, il corpo può produrre maggiori quantità di melatonina, l’ormone del sonno, e può diminuire la produzione di serotonina, neurotrasmettitore responsabile della regolazione dell'umore. In genere si risolve spontaneamente in primavera e in estate. Occorre precisare che, seppur raramente, alcuni soggetti soffrono della forma estiva della SAD.
Disturbo affettivo stagionale: i sintomi
Riconoscere i sintomi della SAD è fondamentale per individuare il disturbo e intervenire tempestivamente. Tra i sintomi più comuni vi sono:
- depressione in inverno o nei cambi di stagione (soprattutto nel passaggio dall'estate all’autunno)
- calo del tono dell’umore, senso di tristezza e vuoto emotivo;
- aumento del sonno e difficoltà a svegliarsi al mattino;
- stanchezza persistente, anche dopo un riposo notturno adeguato;
- maggiore desiderio di mangiare carboidrati;
- difficoltà di concentrazione e memoria;
- isolamento sociale e disinteresse verso le attività quotidiane, anche quelle normalmente piacevoli;
- pensieri negativi ricorrenti;
- irritabilità e ansia;
- sensazione di pesantezza fisica e mentale;
- dolori muscolari e mal di testa. La stanchezza in autunno o in inverno rappresenta uno dei primi campanelli d'allarme da non trascurare.
Diagnosi della SAD
Diagnosticare la SAD è di competenza medica e richiede una valutazione clinica approfondita fatta da uno psicologo o psichiatra. Oltre al colloquio clinico, possono essere utilizzati anche altri strumenti come il Seasonal Pattern Assessment Questionnaire (SPAQ), che aiuta a individuare la presenza di un disturbo affettivo stagionale sulla base di parametri specifici. Solitamente il medico valuta la presenza di episodi depressivi maggiori ricorrenti per almeno due anni consecutivi, la relazione temporale tra episodi e specifiche stagioni e la remissione completa durante altre stagioni.
SAD e depressione
Visti i sintomi, in molti si chiedono: si tratta di depressione o tristezza? La risposta dipende molto dall’intensità, dalla durata, dalla ricorrenza dei sintomi e dal loro essere incisivi nella vita dell’individuo. La tristezza è uno stato emotivo che si manifesta in risposta a particolari eventi o condizioni. Tende a risolversi in pochi giorni e non condiziona in modo totalizzante la vita dell’individuo. La depressione, invece, compresa quella stagionale, è una condizione clinica che compromette la qualità di vita e la routine quotidiana. La SAD è una forma specifica di depressione, con una forte componente stagionale, e come tale inficia le normali attività quotidiane e richiede un intervento medico specifico.
Cause e fattori di rischio
La SAD è causata da un insieme di fattori biologici, psicologici e ambientali, come alterazioni nei ritmi circadiani, disregolazione della melatonina e ridotta produzione di serotonina, dovuti soprattutto alla diminuzione delle ore di luce in autunno e inverno. Vi sono poi fattori ambientali, come latitudine geografica, quantità di luce naturale disponibile, condizioni meteorologiche e stile di vita. Numerosi studi evidenziano, inoltre, come le donne abbiano una maggiore probabilità di sviluppare la SAD rispetto agli uomini.
Calo dell'umore
Il calo dell'umore caratteristico della SAD è causato da numerosi e complessi meccanismi neurobiologici. La ridotta esposizione alla luce, tipica dell’autunno e dell’inverno, influenza l'ipotalamo, la regione cerebrale che controlla i ritmi circadiani, l'appetito e l'umore. Questo porta anche ad uno squilibrio dei neurotrasmettitori che si manifesta con i sintomi tipici del disturbo.
Come uscire dalla depressione stagionale
Il trattamento della SAD può includere diverse strategie, che gradualmente possono migliorare notevolmente la condizione clinica, giungendo sino ad una risoluzione definitiva:
Fototerapia
L'esposizione a una luce bianca artificiale intensa per 30 minuti al giorno rappresenta il trattamento di prima linea. Questa terapia aiuta a regolare i ritmi circadiani e può migliorare significativamente i sintomi.
Psicoterapia
La terapia cognitivo-comportamentale, la cosiddetta CBT, è considerata molto utile per la SAD con un’efficacia soprattutto nel trattamento a lungo termine. Aiuta, infatti, a sviluppare strategie di coping e modificare i pattern di pensiero negativi.
Farmacoterapia
In casi più gravi, possono essere prescritti antidepressivi, particolarmente gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI). Esposizione alla luce naturale Nonostante le ridotte ore di luce dell’autunno e dell’inverno, è sempre consigliabile trascorrere del tempo all’aperto, soprattutto nelle ore centrali della giornata. Anche brevi passeggiate quotidiane aiutano a regolare il ritmo sonno-veglia e a stimolare la produzione di serotonina.
Alimentazione equilibrata
Uno dei sintomi della SAD è una maggiore voglia di zuccheri e carboidrati. Un’alimentazione ricca di verdure, frutta fresca, cereali integrali e proteine magre può aiutare a mantenere stabili i livelli di energia, contrastando il calo dell’umore.
Attività fisica regolare
L’attività fisica, anche moderata, aiuta ad incrementare la produzione di endorfine, riducendo la sensazione di affaticamento mentale.
Integrazione e fitoterapia
Vi sono anche alcuni rimedi naturali per stanchezza fisica e mentale che possono offrire sollievo. Tra i più utilizzati troviamo:
- magnesio: utile contro l’affaticamento e l’irritabilità;
- vitamina D: spesso carente in inverno, contribuisce al buon funzionamento del sistema nervoso;
- rhodiola rosea e ginseng: tonici adattogeni che migliorano la resistenza allo stress;
- griffonia simplicifolia: fonte naturale di 5-HTP, precursore della serotonina.
Prevenzione della SAD
Riconoscere i sintomi del Disturbo Affettivo Stagionale, distinguere tra depressione e tristezza e intervenire con i giusti strumenti è fondamentale per vivere serenamente ogni stagione dell’anno. La prevenzione della SAD richiede preparazione e pianificazione, soprattutto attraverso il mantenimento di un sano stile di vita. Con il giusto approccio terapeutico e il supporto adeguato e, se necessario, rimedi naturali per stanchezza fisica e mentale, è possibile gestire efficacemente i sintomi e mantenere una buona qualità della vita durante tutti i mesi dell'anno.
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