Osteoporosi negli anziani: cause, sintomi e prevenzione

Con l’avanzare dell’età, il corpo subisce diversi cambiamenti tra cui la perdita progressiva di massa ossea. L'osteoporosi, infatti, è una delle principali problematiche della popolazione anziana. Questa condizione rende le ossa fragili negli anziani, aumentando il rischio di fratture anche dopo piccoli traumi. Nelle fasi iniziali, questa malattia si presenta solitamente in modo asintomatico, rendendo più difficile la sua identificazione e, di conseguenza, il suo trattamento. Per questo motivo è molto importante conoscerla, comprenderne le cause e i sintomi per poter adottare le migliori strategie preventive.

Ossa fragili negli anziani: perché succede?

Le ossa si rinnovano continuamente attraverso un processo chiamato rimodellamento osseo, che coinvolge due tipologie cellulari fondamentali: gli osteoblasti e gli osteoclasti.

  • Gli osteoblasti sono responsabili della formazione di nuovo tessuto osseo. Depositano collagene e minerali per creare una matrice ossea resistente.
  • Gli osteoclasti, invece, hanno il compito di distruggere il tessuto osseo vecchio e danneggiato per far spazio al nuovo. Con l’età questo equilibrio si spezza progressivamente e l’attività degli osteoclasti diventa predominante rispetto a quella degli osteoblasti. Le ossa fragili negli anziani, dunque, sono dovute alla progressiva riduzione della densità minerale ossea in concomitanza con l’avanzare dell’età. Questa condizione, comune soprattutto tra le donne dopo la menopausa e tra gli uomini sopra i 70 anni, rende lo scheletro maggiormente poroso e debole, predisponendolo a fratture spontanee o in seguito a piccoli traumi.

Cause dell’osteoporosi

L’osteoporosi è causata da un insieme di fattori come:

  • carenza di calcio, fondamentale per la formazione e il mantenimento delle ossa
  • carenza di vitamina D, che favorisce l’assorbimento del calcio a livello intestinale
  • sedentarietà, che riduce la stimolazione meccanica molto utile al rimodellamento osseo
  • fattori ormonali, come la riduzione di estrogeni nelle donne in menopausa o di testosterone negli uomini
  • fumo, alcol e alimentazione scorretta, che influiscono negativamente sulla salute delle ossa
  • uso prolungato di alcuni farmaci, come i cortisonici.

Carenza di vitamina D e osteoporosi

La carenza di vitamina D è uno dei principali fattori di rischio per lo sviluppo dell'osteoporosi negli anziani. Questo micronutriente svolge, infatti, un ruolo cruciale nell'assorbimento intestinale del calcio. La maggior parte della popolazione sperimenta una carenza di vitamina D, soprattutto nel periodo invernale a causa della ridotta esposizione ai raggi solari. Negli anziani tutto ciò è accentuato da diversi fattori tipici dell’età. La pelle, infatti, perde gradualmente parte della sua capacità di sintetizzare vitamina D. Inoltre, molti anziani trascorrono meno tempo all'aperto, limitando l'esposizione solare. La ridotta efficienza renale, comune nell'invecchiamento, infine, compromette la conversione della vitamina D nella sua forma attiva.

Calcio e salute delle ossa

Il calcio è il minerale per antonomasia collegato alla salute delle ossa. È il minerale più abbondante nel tessuto osseo, responsabile della loro resistenza e durezza. La carenza di calcio negli anziani può derivare da diversi fattori, inclusa una dieta povera di latticini, verdure a foglia verde o alimenti fortificati, una ridotta capacità di assorbimento intestinale e un aumentato fabbisogno legato all'età. I sintomi della carenza di calcio possono manifestarsi in modi differenti, come crampi muscolari, formicolii alle estremità, debolezza, fragilità delle unghie, irritabilità e maggiore predisposizione alle fratture. Negli stati di grave carenza, si possono sperimentare anche alterazioni del ritmo cardiaco.

Sintomi dell’osteoporosi

L’osteoporosi, inizialmente, non si manifesta con sintomi evidenti. Solitamente è abbastanza silenziosa, fino a quando non si verifica una frattura. Tuttavia, vi sono alcuni segnali che è bene non sottovalutare, come:

  • dolori alle ossa, sia in modo diffuso che localizzati alla schiena
  • riduzione dell’altezza
  • postura curva (cifosi)
  • fratture frequenti, in particolare a femore, polso e vertebre.

Diagnosi attraverso la Densitometria Ossea

La densitometria ossea è il test diagnostico più affidabile per la diagnosi dell'osteoporosi. Questo esame misura la densità minerale dell’osso in siti specifici, solitamente nella colonna vertebrale lombare e femorale prossimale. L'esame è completamente indolore e comporta un'esposizione alle radiazioni molto bassa. I risultati vengono espressi attraverso due parametri principali: il T-score, che confronta la densità ossea del paziente con quella di un soggetto giovane e sano, e lo Z-score, che effettua il confronto con soggetti della stessa età e sesso. Questi due parametri permettono di classificare la salute ossea del paziente come normale, osteopenica o osteoporotica. Questo esame è consigliato a tutti gli over 65, ma in modo particolare a tutti i soggetti che hanno familiarità con la malattia o in presenza di altri fattori di rischio.

Rimedi per l’osteoporosi: prevenzione e trattamento

I rimedi per l’osteoporosi coinvolgono più aspetti: dalle modifiche dello stile di vita agli interventi nutrizionali sino alle terapie farmacologiche. La prevenzione rimane come sempre la strategia più efficace.

Alimentazione equilibrata

Una dieta sana ed equilibrata e ricca di calcio (latte, yogurt, formaggi, broccoli, mandorle) e vitamina D (pesce grasso, uova, alimenti fortificati) è essenziale per la salute ossea.

Attività fisica regolare

Praticare costantemente attività fisica è molto importante per stimolare l’attività di rimodellamento osseo, rafforzare i muscoli e prevenire le cadute. È consigliabile praticare ginnastica dolce o yoga, ma sono sufficienti anche attività come una camminata di 30 minuti al giorno o salire le scale quotidianamente.

Integrazione

Quando la dieta non è sufficiente e quando l’esposizione ai raggi solari diminuisce, può essere utile assumere degli integratori per persone anziane formulati con calcio, vitamina D3 e altri nutrienti essenziali per il benessere delle ossa, come magnesio, vitamina K e boro.

Cura naturale per osteoporosi

Vi sono anche alcuni rimedi fitoterapici e naturali che possono essere utilizzati come supporto alle terapie tradizionali. Tra questi, la silice vegetale, il magnesio, il borro e l’estratto di equiseto, tutti principi noti per la loro azione remineralizzante.

I benefici della vitamina D

Oltre a favorire l’assorbimento del calcio, sono molti gli effetti positivi della vitamina D: Rafforza il sistema immunitario, migliora la funzione muscolare, supporta l’umore e la funzione cardiovascolare. Integrare questa vitamina è una delle strategie più efficaci.

Prendersi cura della salute delle ossa ogni giorno

L’osteoporosi negli anziani è una condizione molto diffusa ma si può fare tanto per prevenirla. Agire in modo tempestivo, adottando uno stile di vita sano e consapevole e sottoponendosi a controlli regolari può fare la differenza. La salute delle ossa non è solo una questione di genetica: è il risultato di scelte quotidiane.

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