FARMAIOD 10% SOLUZIONE CUTANEA
100 g contengono Principio Attivo: Iodopovidone (10% di iodio disponibile) 10,00 g. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1
Alcool etossilato, sodio fosfato bibasico, acido citrico anidro, glicerina, sodio idrossido, acqua depurata.
Disinfezione della cute in presenza di ferite superficiali di piccole dimensioni; Disinfezione della cute integra; Delimitazione del campo operatorio.
Il prodotto è da utilizzare tal quale su cute lesa e cute integra (vedere paragrafo 4.1). Tamponare la cute con cotone abbondantemente imbevuto di soluzione. Ripetere, se necessario, per un massimo di 3-4 volte al giorno. NON SUPERARE LE DOSI CONSIGLIATE.
Conservare a temperatura non superiore a 30°C, nella confezione originale per riparare il prodotto dalla luce.
Il prodotto è per esclusivo uso esterno. Non ingerire. L’ingestione o l’inalazione può portare conseguenze gravi, talvolta fatali. Evitare il contatto con gli occhi. Non usare per trattamenti prolungati: l’uso, specie se prolungato, dei prodotti ad uso locale, può dare origine a fenomeni di ipersensibilizzazione, in tal caso interrompere il trattamento e instaurare il trattamento sintomatico adeguato. Evitare l’impiego su superfici eccessivamente estese e non applicare con bendaggio occlusivo. Un esteso assorbimento dello iodio connesso con l'uso di iodopovidone, il quale non può essere eliminato attraverso la via renale, né metabolizzato, può causare effetti avversi sistemici (es. acidosi metabolica, neutropenia), compresi quelli ben noti sulla funzione tiroidea, come ipotiroidismo transitorio, oppure, nei casi di ipertiroidismo latente, il pericolo di destabilizzazione e crisi tireotossica. Se necessario un uso prolungato o su superfici estese, è opportuno praticare test di funzionalità tiroidea, soprattutto in pazienti con disfunzione tiroidea e nei soggetti più giovani. Interrompere il trattamento almeno 10 giorni prima di effettuare una scintigrafia con iodio marcato. L'assorbimento di iodio può interferire con i test di funzionalità tiroidea o con quelli di ricerca del sangue occulto nelle feci e nelle urine, per le proprietà fortemente ossidative dello iodio. In età pediatrica usare solo in caso di effettiva necessità. Sono stati evidenziati casi di ipotiroidismo conseguenti all’applicazione di iodopovidone sui neonati. Nei neonati è stato osservato che l’applicazione di antisettici iodinati topici, a termine e pretermine, potrebbe causare disfunzione tiroidea transitoria (vedere paragrafo 4.3). Il riscaldamento della soluzione sopra i 43 °C provoca liberazione di vapori tossici di iodio, per un indebolimento del legame tra lo iodio e il povidone. Dopo breve periodo di trattamento senza risultati apprezzabili, è necessaria la valutazione medica.
Evitare l’uso contemporaneo di altri antisettici e/o detergenti. Non impiegare contemporaneamente sulla parte trattata saponi o pomate contenenti mercurio o composti del benzoino.
Non sono state riscontrate sindromi da sovradosaggio alle normali condizioni d’uso. L’applicazione su ustioni o su vaste superfici prive di epitelio può produrre gli effetti sistemici dello iodio. In caso di superamento, volontario o accidentale, delle dosi consigliate, può manifestarsi ipotiroidismo o ipertiroidismo. Possono anche comparire sapore metallico, aumentata salivazione, bruciore o dolore del cavo orale e della gola, irritazione o tumefazione degli occhi, eruzioni cutanee, turbe gastrointestinali e diarrea, acidosi metabolica, ipernatremia, deficit della funzione renale, edema polmonare. Instaurare trattamento sintomatico e di supporto con attenzione speciale al bilancio elettrolitico ed al deficit della funzione renale.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Usare solo in caso di effettiva necessità e sotto diretto controllo medico.