Arnica e le sue proprietà antinfiammatorie

Non soltanto fiori ornamentali, ma terapeutici: i fiori dell'Arnica hanno proprietà antinfiammatorie, antidolorifiche e antisettiche.

Si tratta di una pianta alla famiglia delle asteraceae che proviene dai pascoli di alta montagna con un clima fresco, mite e soleggiato. Una piccola pianta, con poche ramificazioni, utilizzata sin dal 1600. In alcune popolazioni di montagna l'arnica è anche conosciuta come tabacco di montagna visto che in passato alcune sue parti venivano utilizzate come tabacco da naso. Si tratta di un rimedio del tutto naturale per combattere infiammazioni muscolari e problemi legati al sistema cutaneo. Grazie alle sue proprietà può essere utilizzata sotto forma di pomate, oli, compresse per contrastare molti disturbi dell'organismo, anche per il famoso e insidioso mal di schiena. In caso di stiramenti muscolari, traumi e contusioni, l'arnica risulta uno dei rimedi più efficaci. È spesso utilizzata anche per rimarginare piccole ferite, per alleviare infiammazioni di bocca e gola, o per trovare sollievo in caso di punture di insetto e scottature. In tutti questi casi importante è conoscere il dosaggio esatto: un sovradosaggio o un'assunzione scorretta della pianta dell'arnica ha conseguenze da non sottovalutare. Questa pianta non può essere utilizzata nelle formulazioni tipiche della fitoterapia, per questo viene trattata omeopaticamente e resa disponibile in varie soluzioni. Quali sono gli effetti collaterali? Nausea, vomito, diarrea e dolori addominali possono insorgere nel caso in cui si assumesse l'arnica in forma naturale. Inoltre, non deve essere usata durante la gravidanza o nel periodo di allattamento al seno. L'assunzione dell'arnica deve essere monitorata, individuando il prodotto più adatto.