Spedizione gratuita da 19,90€

Cebiopirina 500+50mg Granulato Per Soluzione Orale 10 Bustine

-5%5,60 €5,90 €

Tutti i prezzi includono l'IVA.

Prodotto detraibile

Cebiopirina 500+50mg Granulato per soluzione orale 10 bustine risulta utile nel trattamento sintomatico di stati febbrili e di stati dolorosi acuti

Prodotto non disponibile

Inserisci la tua email per aggiornamenti sulla disponibilità di questo prodotto.

Leggi l'informativa privacy
 
Prima volta qui?

Informazioni prodotto

Principio attivo

Modalità d'uso

Unità di misura

Codice prodotto

Azienda

DENOMINAZIONE

CEBIOPIRINA 500 MG + 50 MG GRANULATO PER SOLUZIONE ORALE

PRINCIPI ATTIVI

Ogni bustina contiene: Principi Attivi: Paracetamolo 500 mg Acido ascorbico 50 mg Eccipienti con effetti noti: 4,26 g di saccarosio, 78 mg di sodio. Per l’elenco completo degli eccipienti vedere paragrafo 6.1

ECCIPIENTI

Eccipienti: Acido citrico anidro, aroma camomilla, sodio citrato, saccarosio, aroma miele, caramello, sodio ciclamato, saccarina sodica, amido di mais

INDICAZIONI TERAPEUTICHE

Trattamento sintomatico di stati febbrili e di stati dolorosi acuti (mal di testa, nevralgie, mal di denti, dolori mestruali).

POSOLOGIA

Adulti: 1 o 2 bustine per somministrazione, da 1 a 3 volte nelle 24 ore con un intervallo minimo di 4 ore tra una assunzione e l’altra. Popolazioni speciali Bambini: nei bambini da 7 a 12 anni il prodotto va somministrato solo dietro prescrizione medica e sotto il controllo del medico curante NON SUPERARE LE DOSI CONSIGLIATE. Pazienti anziani: In particolare i pazienti anziani dovrebbero attenersi ai dosaggi minimi sopra indicati. Insufficienza renale In caso di insufficienza renale grave (clearance della creatinina inferiore a 10 ml/min), l’intervallo tra le somministrazioni deve essere di almeno 8 ore. Diluire il contenuto della bustina in un bicchiere di acqua calda, mescolando bene. CEBIOPIRINA è controindicato nei bambini di età inferiore ai 7 anni (vedere paragrafo 4.3) L’assunzione del medicinale deve avvenire a stomaco pieno.

CONSERVAZIONE

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

AVVERTENZE

Il paracetamolo deve essere somministrato con cautela a pazienti con insufficienza epatocellulare da lieve a moderata (compresa la sindrome di Gilbert), insufficienza epatica grave (Child-Pugh >9), insufficienza epatica grave, epatite acuta, in trattamento concomitante con farmaci che alterano la funzionalità epatica, carenza di glucosio-6-fosfato deidrogenasi, anemia emolitica. Dosi elevate o prolungate di prodotti a base di paracetamolo possono provocare una epatopatia ad alto rischio e alterazioni a carico del rene e del sangue anche gravi, pertanto la somministrazione nei soggetti di cui sopra deve essere effettuata solo se effettivamente necessaria e sotto diretto controllo del medico. Nei rari casi di reazioni allergiche, la somministrazione deve essere sospesa e deve essere istituito un idoneo trattamento. Si consiglia cautela se il paracetamolo viene somministrato in concomitanza con flucloxacillina a causa dell'aumentato rischio di acidosi metabolica con gap anionico elevato (HAGMA), in particolare nei pazienti con grave compromissione renale, sepsi, malnutrizione e altre fonti di carenza di glutatione (ad es. alcolismo cronico), così come in quelli che utilizzano le dosi massime giornaliere di paracetamolo. Si raccomanda un attento monitoraggio, inclusa la misurazione della 5-oxoprolina urinaria. Durante il trattamento con paracetamolo, prima di assumere qualsiasi altro farmaco controllare che non contenga lo stesso principio attivo, poiché se il paracetamolo è assunto in dosi elevate si possono verificare gravi reazioni avverse. Invitare il paziente a contattare il medico prima di associare qualsiasi altro farmaco. Vedere anche il paragrafo 4.5 Non somministrare per più di 3 giorni consecutivi senza consultare il medico. Usare con cautela in caso di alcolismo cronico, eccessiva assunzione di alcool (3 o più bevande alcoliche al giorno), anoressia, bulimia o cachessia, malnutrizione cronica (basse riserve di glutatione epatico) disidratazione, ipovolemia. Informazioni importanti su alcuni eccipienti: Il medicinale contiene saccarosio. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, da malassorbimento di glucosio-galattosio o da insufficienza di sucrasi isomaltasi, non devono assumere questo medicinale. Questo medicinale contiene 78 mg di sodio per ciascuna bustina equivalente a 3,9% dell’assunzione massima giornaliera raccomandata dall’OMS che corrisponde a 2 g di sodio per un adulto.

INTERAZIONI

L’assorbimento per via orale del paracetamolo dipende dalla velocità dello svuotamento gastrico. Pertanto, la somministrazione concomitante di farmaci che rallentano (ad es. anticolinergici, oppioidi) o aumentano (ad es. procinetici) la velocità di svuotamento gastrico può determinare rispettivamente una diminuzione o un aumento della biodisponibilità del prodotto. La somministrazione concomitante di colestiramina riduce l’assorbimento del paracetamolo. L’assunzione contemporanea del paracetamolo e cloramfenicolo può indurre un aumento dell’emivita del cloramfenicolo, con il rischio di elevarne la tossicità. L’uso concomitante del paracetamolo (4 g al giorno per almeno 4 giorni) con anticoagulanti orali può indurre variazione nei valori di INR. In questi casi deve essere condotto un monitoraggio più frequente dei valori di INR durante l’uso concomitante e dopo la sua interruzione. È sconsigliato l’uso del prodotto se il paziente è in trattamento con antinfiammatori. Usare con estrema cautela e tenere sotto stretto controllo durante il trattamento cronico con farmaci che possono determinare l’induzione delle monossigenasi epatiche o in caso di esposizione a sostanze che possono avere tale effetto (per esempio rifampicina, cimetidina, antiepilettici quali glutetimmide, fenobarbital, carbamazepina). Zidovudina: la somministrazione concomitante di paracetamolo e zidovudina può causare neutropenia ed epatotossicità. L’uso cronico/frequente di paracetamolo deve essere evitato. Alcool etilico: rischio di tossicità da paracetamolo, per la possibile induzione della produzione epatica di prodotti epatotossici derivati dal paracetamolo. Si deve prestare attenzione quando il paracetamolo è usato in concomitanza con flucloxacillina poiché l'assunzione concomitante è stata associata ad acidosi metabolica con gap anionico elevato, specialmente nei pazienti con fattori di rischio (vedere paragrafo 4.4). La somministrazione di paracetamolo può interferire con la determinazione della uricemia (mediante il metodo dell’acido fosfotungstico) e con quella della glicemia (mediante il metodo della glucosio-ossidasi-perossidasi).

SOVRADOSAGGIO

In caso di assunzione accidentale di dosi molto elevate di paracetamolo, l’intossicazione acuta si manifesta con anoressia, nausea e vomito seguiti da profondo decadimento delle condizioni generali: tali sintomi compaiono in genere entro le prime 24 ore. In caso di sovradosaggio il paracetamolo può provocare citolisi epatica, che può evolvere verso necrosi massiva ed irreversibile con conseguente insufficienza epatocellulare, acidosi metabolica ed encefalopatia, che possono portare al coma e alla morte. Simultaneamente vengono osservati un incremento dei livelli di transaminasi epatiche, lattico- deidrogenasi, e bilirubinemia, ed una riduzione dei livelli di protrombina, che possono manifestarsi nelle 12-48 ore successive all’ingestione. I provvedimenti da adottare consistono nello svuotamento gastrico precoce e nel ricovero ospedaliero per le cure del caso, mediante somministrazione, il più precocemente possibile, di N-acetilcisteina come antidoto: la posologia è di 150 mg/kg e.v. in soluzione glucosata in 15 minuti, poi 50 mg/kg nelle 4 ore successive e 100 mg/kg nelle 16 ore successive, per un totale di 300 mg/kg in 20 ore.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO

Gravidanza Una grande quantità di dati sulle donne in gravidanza non indicano né tossicità malformativa, né fetale/neonatale. Studi epidemiologici sullo sviluppo neurologico nei bambini esposti al paracetamolo in utero mostrano risultati non conclusivi. Se clinicamente necessario, il paracetamolo può essere usato durante la gravidanza, tuttavia dovrebbe essere usato alla dose efficace più bassa per il più breve tempo possibile e con la più bassa frequenza possibile. Allattamento Si consiglia di somministrare il prodotto solo in casi di effettiva necessità e sotto il diretto controllo del medico.

EFFETTI INDESIDERATI

Classificazione per sistemi e organi MedDRA Molto comune(≥1/10) Comune(≥1/100, <1/10) Non comune(≥1/1.000, <1/100) Raro (≥1/10.000, <1/1.000) Molto raro (<1/10.000) Frequenza non nota
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo           Orticaria, eritema multiforme, Sindrome di Stevens Johnson e necrolisi epidermica, angioedema, eruzione cutanea
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche           Edema della laringe
Disturbi del sistema immunitario           shock anafilattico
Patologie del sistema emolinfopoietico           Trombocitopenia, leucopenia, anemia, agranulocitosi
Patologie epatobiliari           Epatiti, funzione epatica anormale
Patologie renali e urinarie           insufficienza renale acuta, nefrite interstiziale, ematuria, anuria
Patologie dell'orecchio e del labirinto           Vertigine
Patologie gastrointestinali           Disturbo gastrointestinale
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse
Placeholder

Pagamenti sicuri

Spedizione gratuita da 19,90€

Traccia il tuo ordine quando vuoi

Offerte dedicate agli iscritti

Resi veloci e garantiti